So … small !!!
Little clips of Peter Gabriel concert. Great performance !!!
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Peter Gabriel Live
So … Peter Gabriel !!!
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Gov’t Mule – Milano, 10 luglio 2013
I Muli di Warren Haynes approdano a Milano per un concerto inizialmente annunciato al Castello Sforzesco di Vigevano in occasione della consueta rassegna “10 Giorni Suonati” e poi spostato per ragioni note solo alla Giunta Comunale ed agli organizzatori (promoter Claudio Trotta della Barley Arts) all’Agorà di Milano (Officine Creative Ansaldo – OCA).
Il concerto della durata di circa tre ore, composta da due set, e stato caratterizzato da un suono scandaloso causato da una location non adatta a questo genere di eventi Rock ed alle qualità tecniche della Band. Warren Haynes si scusa pubblicamente affermando: “We apologise for the crazy sounds”. Effettivamente il posto poteva “adattarsi” a festival di musica elettronica senza particolari virtuosismi o pretese ma per i Muli è assolutamente da considerarsi un affronto. Il promoter Claudio Trota si è pubblicamente scusato, concedendo l’ingresso gratis ad altro evento a tutti i possessori del ticket del 10/07 (link al comunicato).
Detto questo, i Muli hanno reagito con l’energia che li contraddistingue. Un Rock/blues poderoso, dominato dalla Gibson di Warren e sostenuto dalla ritmica di Matt Abts (batteria e percussioni) e Jorgen Carlsson (basso) e accompagnato da Danny Louis (voce, chitarra, tastiera). Oltre ai classici in scaletta, c’è spazio anche per brani nuovi che verranno presentati nel prossimo imminente album.
Forse con questa figuraccia ci siamo giocati Warren e soci per tutta la vita e sicuramente è l’ennesima riconferma che i veri professionisti internazionali snobbano l’Italia per “giusta causa”. Finché mettiamo a disposizione spazi inadeguati e ridicoli come questo, come possiamo pensare di avere il meglio che offre la scena musicale mondiale?
In definitiva i Muli promossi a pieni voti, Warren sempre con lode mentre gli organizzatori e la location bocciati con assoluto demerito. Mi segnerò il posto tra quelli da non frequentare mai più.
Nota conclusiva ….. la cattura del pletro di Warren direttamente dal suo fidato e simpatico tecnico …. “The Gibson Tecnical man”. Una piacevole sensazione che aiuta il rientro a casa dopo la tradizionale salamella.
SET 1
Streamline Woman
Bad Man Walking
About To Rage
Larger Than Life
New World Blues
No Reward (New track)
Banks Of The Deep End
Kind Of Bird
Set 2
Forevermore
Temporary Saint
Slackjaw Jezebel
The Letter (The Box Tops cover)
Drums solo
Captured (New track)
Any Open Window
Bad Little Doggie
Mule / Whole Lotta Love / Immigrant Song Tease
Hallelujah (Leonard Cohen cover)
The Hunter w/Fabio Drusin (Albert King cover)
Good Morning Little Schoolgirl w/ Fabio Drusin (Sonny Boy Williamson cover)
Sting Live … Rock Tantrico
Sting – 8 Luglio 2013 – Back to Bass Tour
Splendido concerto di Sting all’Arena di Verona in una cornice sempre estremamente affascinante e con le poltronissime ricche di personaggi dello spettacolo e del mondo dello sport. Il solito problema di questa tipologia di concerti rimane il senso di frustante immobilità causato dal “posto numerato”. Diverso trasporto avrebbe avuto con un parterre “in piedi”. Anche il volume non era da “Arena Rock”. Tutto è stato tecnicamente impeccabile, con toni di sofisticata e precisa performance, quasi fosse intima e da pub. Anche l’invasione di una giovane fan è stato di una tranquillità imbarazzante, nel senso che ha girato sul palco indisturbata tra i musicisti, in maniera discreta, attendendo la fine del brano per salutare Sting e prima di essere gentilmente allontanata. Le cose migliori sentite sono l’iniziale “If I Ever Lose My Faith in You“, la mitica “Fields of Gold“, l’inossidabile “Driven to Tears“, la memorabile “Message in a Bottle“, la sorprendente “The Hounds of Winter“, la mai abbastanza premiata “Wrapped Around Your Finger“, l’immancabile “Roxanne” e la grande sequenza finale con “King of Pain” / “Every Breath You Take” e “Next to You“. Proprio con quest’ultima song, quando tutto il parterre era ormai in piedi ed in preda a danze improvvisate, mi sono venuti letteralmente i brividi lungo tutto il corpo. Del resto, passatemi questa licenza poetica …. quando il Rock si fa duro i “duri” amano il Rock.
La Band è quella solita, affiatata e rodata da anni di dischi e tour: il tastierista David Sancious, il chitarrista Dominic Miller e il batterista Vinnie Colaiuta. Ai tre storici compagni delle avventure da solista di Sting si sono aggiunti anche il giovane violinista Peter Tickell e la cantante Jo Lawry. Al basso naturalmente….. Sting !!!
Non sarà stata una performance degna di un cultore del tantra, ma le sue due ore le ha suonate tutte fino alla fine e senza alcuna perdita di tempo tra una track e l’altra. Praticamente una tirata unica. Certamente sono mancate all’appello alcune canzoni importanti. Una su tutte “Walking on the Moon” che, se proprio necessario, avrei tranquillamente barattato per “Every Little Thing She Does Is Magic“. Ma non posso lamentarmi perche il mio album preferito della carriera solo di Sting, “Ten Summoner’s Tales” è stato ben rappresentato con ben 6 tracks. Anche se in realtà è il VHS (in attesa da anni di una riedizione in DVD), con le registrazioni “live” dell’intero album effettuate in due giorni nella tenuta Inglese di Sting, a rimane il vero ed assoluto capolavoro della sua produzione.
Inoltre, rispetto alle precedenti date del tour, all’Arena di Verona ha eseguito da 3 a 5 brani in più. Il Rock Tantrico è stato condizionato dalla nostra penisola? Può essere!
Sicuramente una bel pomeriggio, una fantastica serata e un grande concerto.
Tks Ms. Gordon !!!
SETLIST
- If I Ever Lose My Faith in You
- Every Little Thing She Does Is Magic (Police song)
- Englishman in New York
- All This Time
- Seven Days
- Demolition Man (Police song)
- Fields of Gold
- I Hung My Head
- Driven to Tears (Police song)
- Heavy Cloud No Rain
- Message in a Bottle (Police song)
- Shape of My Heart
- The Hounds of Winter
- Wrapped Around Your Finger (Police song)
- De Do Do Do, De Da Da Da (Police song)
- Love is Stronger Than Justice (The Munificent Seven)
- Roxanne (Police song)
- Desert Rose
- King of Pain (Police song)
- Every Breath You Take (Police song)
- Next to You (Police song)
- Fragile
(alcuni media provengono dalla rete)
Toto – Ippodromo Galoppo, Milan, Italy 20/06/13
Toto Setlist at Ippodromo Galoppo, Milan, Italy 20/06/13
- On the Run / Goodbye Elenore / Child’s Anthem)
- Goin’ Home
- Hydra
- St. George and the Dragon
- I’ll Be Over You
- It’s a Feeling
- Rosanna
- Wings of Time
- Falling in Between
- I Won’t Hold You Back
- Pamela
- 99 (Steve Lukather solo acoustic / David Paich solo piano)
- White Sister
- Better World
- Africa
- How Many Times
- Stop Loving You
- Hold the Line
- Home of the Brave
Concerto memorabile. Band in forma, compreso Joseph. Brani ben eseguiti ed acustica accettabile.
I migliori brani eseguiti? “White Sister”, “Hydra”, “I’ll Be Over You”, “Rosanna”, “Pamela”, “99”, Hold the Line” e la fantastica cavalcata conclusiva “Home of the Brave”.
L’unica pecca, a parer mio, è che sono mancati dei brani in scaletta che ritengo determinanti.
Dal primo mitico album è stata eseguita solo “Hold the Line”, mentre il secondo album “Hydra” è ben rappresentato con ben 4 brani e questo ci stà tutto. “Georgy Porgy” – “I’ll Supply the Love” (ok, senza Bobby potrebbe essere un problema) – “Manuela Run” – “Girl Goodbye” (ci voleva Bobby).
“Turn Back” è sempre praticamente dimenticato. Eseguito solo 1 brano …. mentre mancano “Live for Today” e “A Million Miles Away”, “Gift with a Golden Gun”, “English Eyes”? Per “IV” ci sono 4 brani e ci può stare (eccetto per Africa che non la posso più sentire) mentre “Isolation” senza Fergie non ha senso. I brani migliori sono cantati (e co-composti) da lui. “Fahrenheit” aveva altri brani oltre alla mitica “I’ll Be over You” e c’era proprio Joseph Lead Vocal (“Till the End” e “Somewhere Tonight“) Inspiegabile!!!!
Arriviamo al “mio” personale capolavoro ….. “The Seventh One”. Eseguite tre songs ma rimane il rammarico per le mie personali perle “Only the Children” e “A Thousand Years“.
“Kingdom of Desire” ha due brani eseguiti ma manca la più rappresentativa …. “Don’t Chain My Heart“. Altro mio preferito è “Tambu” che non è assolutamente rappresentato. “I Will Remember“, “The Turning Point” e “The Road Goes On” sarebbero state molto gradite, soprattutto la prima.
“Mindfields” senza Bobby ….. posso capire, anhe se ci sono ottimi brani di Luke. Sorvoliamo e sorvoliamo anche sulle ultime produzioni, non c’è paragone con il passato.
In definitiva ….. il concerto avrebbe potuto durare tranquillamente circa 4/5 ore senza stancare, quindi non posso lamentarmi della scelta con l’eccezione dei brani tipici di Joseph che mi sono proprio mancati. “Only the Children” e “A Thousand Years” su tutte.
Alla prossima… che sarebbe la nona volta …. se ci daranno ancora l’occasione.